In una piccola comunità agro-pastorale in Sardegna, tra ripetuti gesti quotidiani e tempi dilatati, due pascoli si bloccano, i loro pastori sono inermi davanti alla situazione. Un neonato piange incessantemente. Un bambino non è in grado di segnare di fronte ad una rete da calcio indifesa. Tutti nel paese sanno che solo Antonio, un contadino che lavora i vigneti a mezzadria, può intercedere attraverso il rito della medicina dell’occhio: acqua, granelli di sale, olio e “brebus” – preghiere recitate con le labbra senza mai essere pronunciate per via orale, perché nessuno – a parte chi esercita il rito – deve conoscere il vero contenuto delle preghiere. Tuttavia, il rito non sempre ha successo. Antonio ha bisogno di ricaricarsi da colei che gli ha consegnato questo dono, in modo che “l’invisibile” si trasmetta di nuovo l’un l’altro come un respiro tra due corpi.