La materia si trasforma e si rigenera. L’incontro di diversi elementi dà vita ad altri fenomeni, nuovi e imprevisti; la conoscenza e la perizia dell’essere umano li sublimano in arte.
Materie prime come il legno e il ferro riacquistano vita grazie al passaggio dell’aria, generando così il suono, la musica: una combinazione magica di scienza e immaginazione, un fatto fisico che tuttavia cela in chi ascolta un aspetto misterioso.
La riproduzione meccanica di questo soffio miracoloso è assicurata da mani sapienti, che curano, costruiscono e restaurano le singole parti dello strumento musicale, garantendogli una nuova vita.
Le conoscenze secolari dell’arte organaria, tramandate di generazione in generazione, trovano dimora in un laboratorio nel circondario di Segariu, piccola località della Marmilla, alle porte della Sardegna centrale.
Oltre il processo artigianale sembra celarsi un moto invisibile e inarrestabile, che sopravvive ai millenni: la rincorsa al soffio della natura, il vento, che per i greci antichi (Πνεúµα) era anche lo spirito.